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lunedì 26 maggio 2008

Culurgiones


Questo e` stato proprio un fine settimana d' inizio estate!! Il sole caldo, il cielo azzurro, tempo ideale per passare una bella giornata al mare, ma...
Sigh, sigh.. niente mare per noi oggi, il mio ragazzo si e` preso un bruttissimo raffreddore con pachetto incluso di mal di gola e febbriciatola, percio` da giornata ideale per una gita al mare e` diventata la giornata ideale per una gita in cucina con Bimby e rodiglia.
La maggior parte delle volte che decido di giocare alla cuoca la prima cosa che faccio e` guardare cosa offre il frigorifero e adattare le mie voglie di conseguenza.
Non per ripetermi, ma avendo fatto una grossa scorta di formaggio fresco di pecora e di capra per lo scambio gastronomico con Elena, sono ricaduta ancora una volta su una ricetta puramente ogliastrina.
Io non ho origini ogliastrine, i miei nonni materni erano di Cagliari, mentre i paterni, nonna era di Macomer e nonno di Bitti. Considerate le somiglianze fisiologiche con la famiglia del nonno paterno dovrei (se esiste una eredita` genetica gastronomica) dedicarmi maggiormente alla sperimentazione dei piatti tipici del bittese, prometto di farlo in seguito.

Ora ritorniamo ai Culurgiornes:

Ingredienti per la pasta:
250 gr di semola
250 gr di farina 00
tre cucchiai di olio evo

un cucchiaino di sale fine
acqua tiepida quanto basta.

Ingredienti per il ripieno:
4 patate gold medie bollite (in acqua salata)
60 gr di formaggio fresco caprino
60 gr di formaggio di pecora fresco in salamoia

5 cucchiai abbondanti di pecorino gratuggiato
menta fresca (se secca almeno tre cucchiaini)
2 spicchi di aglio
4 cucchiai di olio evo caldo.


Procedimento Bimby per la pasta:
Inserire farina, semola e sale nel boccale, mischiare a velocita` 1 per 30 secondi.
Aggiungere olio e l'acqua dal foro del boccale, impastando a velocita` spiga. Le quantita` d'acqua saranno relative al tipo di semola e farina utilizzata. Aggiungere percio` l'acqua lentamente fino a quando la pasta non formi una massa compatta ed elastica staccandosi perfettamente dal boccale. Far riposare la pasta per circa 30 minuti prima di usarla.

Per il ripieno, ho schiacciato le patate e mischiato tutti gli ingredienti a mano. Ho lasciato riposare il ripieno per un oretta prima di utilizzarlo.

Ho poi steso la pasta con la macchinetta Imperia; per la preparazione dei culurgiones vi rimando qui, dove Anna della Settimana gastronomica ha fatto un bellissimo lavoro, io ho imparato proprio guardando le sue foto.


I primi non mi vengono mai benissimo, ma chissa` con l'esperienza ;P



This weekend was a clear sign that the summer is coming. The sun was warm, the sky was blue, the weather was just right to spend all day on the beach, but….
Sigh, sigh…no beach for us, my boyfriend caught a very bad cold, with fever and sore through. In this case the best way to spend the day on the beach become the best way to spend the day in the kitchen, exploring the “thousands” cooking possibility.
Yes, sometimes my cooking can become boring since I’m using the same ingredients from my cooking-exchange with Elena, but I need to finish the big stock of goat and sheep cheese in my refrigerator.
This recipe is from Sardinia, and just to clear even better to everyone, you have to image my island divided in different little regions, where the culture, dialects and cooking can be very different region to region.Since my grandparents are coming from Planargia, Barbagia and Campidano I should be more confident to speak about the cooking from these Sardinia’s areas, and I promise that in the future I will try to do so. Today I will dedicate my attention to a recipe coming from Ogliastra: the “culurgiones”.

Dough ingredients:
8 oz semolina
8 oz flour all purpose
1 ts salt
3 tbs ex olive oil
warm water as you need

Filling ingredients:
4 medium gold potato
4 tbs fresh goat cheese
4 tbs fresh sheep cheese
4 tbs ground pecorino cheese
fresh meant
2 cloves chopped garlic
4 tbs hot ex olive oil

Using a dough machine add all the ingredients and start to mix. Add slowly warm water until have a elastic and no sticky dough. Leave the pasta cover with a plastic foil for at least 30 minutes.

Boil the potato in salt water, mashed them and add the three kind of cheese, fresh mint, garlic and the hot olive oil. Mix with a fork, taste and add salt if needed. Leave the filling to rest 1 our before use.

To better understand how put together the dough and the filling visit this website, where Anna from La settimana Gastronomica blog did a very good job.

The first culurgiones will not be perfect, but with the experience they will be beautiful :-P
Boil them in salt water until tender, add ragu` sauce or butter with fresh sage.

martedì 20 maggio 2008

BUON COMPLEANNO GIORGIA!!!!

Cara Giorgia volevo augurarti un BUON COMPLEANNO!!!
Il dolce e` pronto, devi solo prendere un aereo e venire a mangiarlo...Ti aspetto!

Danish pastry e Bimby: parliamone

Vi assicuro che, provare per credere, la Danish pastry ripiena di lamponi e` veramente buona!
La ricetta dettagliata la potete trovare da Elena, io la ripeto volentieri per i poltroni:

Ingredienti
250 ml di latte tiepido
100 gr di zucchero
una bustina di yeast disidratato
120 gr di burro
1/4 cucchiaino di polvere di semi di cardamomo
due pizzichi di sale fine
(buccia d'arancia finemente grattuggiata) ops... noi l'abbiamo dimenticata!
650 gr di farina

per guarnire
marmellata di arance
purea di lamponi

per spennellare
un tuorlo d'uovo
tre cucchiai di latte

Procedimento Bimby
Inserire nel boccale farina, zucchero, cardamomo, lievito e mischiare gli ingredienti a velocita` 1 per 10 secondi.
Aggiungere un pizzico di sale, burro tagliato a pezzetti, uovo e latte tiepido e mischiare ancora 30 secondi a velocita` 1 e 2 minuti a velocita` spiga. La pasta sara`pronta quando apparira` elastica e si stacchera` facilmente dalle pareti del boccale. Fare lievitare al riparo dalle correnti per almeno due ore.

Spianare, guarnire e decorare con cura, spennellare. Cottura in forno
a 180-170 gradi, 30-40 minuti circa.

domenica 18 maggio 2008

Danish pastry e lo scambio fat gastronomico

Poche settimane fa leggendo Elena website, per i bloggisti appassionati la nostra Comidademama, sono capitata nella descrizione passo passo della Danish Pastry e...??
Io sono una golosona, mi piace cucinare di tutto, ma quando si tratta di dolci proprio impazzisco.
In un primo momento ho pensato di attrezzarmi di tutto punto, computer sul bancone della cucina e seguire scrupolosamente i suoi consigli; ma poi... i giorni sono passati e di Danish Pastry nella mia cucina neanche l'odore, solo la presenza di un nuovo e bel barattolino di cardamomo in polvere.
Cosi una mattina, capitata di nuovo sulla foto golosa di Comida le scrivo e le propongo uno scambio "fat" (visto che non stavamo proprio scambiando due insalate) gastronomico.
Io le ho proposto sa coccoi prena, le erano piaciute cosi tanto la prima volta che c'eravamo viste.
Bene, detto questo aggiungo solo cosa significa sa coccoi prena in sardo letteralmente sa coccoi e` un pane di semola o grano duro decorato che a Macomer viene anche chiamata pasta dura, prena vuol dire ripiena. Avevo gia` detto in uno dei miei precedenti post che esistono diverse versioni della crosta, puo essere a base di pane o pasta dura, o come abbiamo fatto noi ieri di pasta violata (ieri non abbiamo usato la semola, quell'americana non e` un gran che!).
Ora andate da lei a vedere che bel post, e` stata bravissima con la macchina fotografica e nel plasmare delle bellissime coccoi.
Ops, per la Danish Pastry per il momento godetevi una bella foto di Comida... Per il post dovete aspettare a domani :-P

Vancouver: ancora qualche foto

Guardavo il mio post di Vancouver e mi sono accorta che mancava ancora qualche foto per poter concludere.
La citta` e`molto diversa da Boston come architettura, niente casettine a tre piani ricoperte di brick rossi, niente colossali skyscraper come a NY, i palazzi raggiungono al massimo 20-25 piani e come materiali di costruzione abbiamo molto vetro e molto cemento; puo` risultare un po` fredda, ma nell'insieme io la trovo molto futuristica.

Caratteristiche sono poi le casettine sull'acqua di Granville Island, sede del public market.
Food court con cucina greca, messicana, asiatica e canadese, ristoranti, brewery e piccoli negozi di artigianato locale rendono questa area una delle piu` suggestive della citta`.


domenica 11 maggio 2008

Empanadas a modo mio



Pasta violata ripiena di:
Carne macinata e piselli con un leggero soffritto di aglio e cipolla e spolverata di curry, un uovo intero per amalgamare il tutto con un abbondante cucchiaio di parmigiano.
Carne macinata e polpa di melanzane, soffritti anche qui con aglio e cipolla e pomodorino fresco, zafferano e parmigiano e un uovo per amalgamare il tutto.
Lucidate con il tuorlo d'uovo e un gocino di latte. Cottura in forno a 180 gradi per circa 30 minuti.

Ancora pane

Si ancora pane! Questo e` venuto troppo bene per non essere immortalato. La ricetta e` sempre la stessa del "No knead bread", pubblicata nel 2006 anche dal "The NY times".
Io la ripeto perche` cosi rendo piu` facile le cose alla mia mamma; in occasione della sua vacanzina negli States abbiamo provato a paneficare insieme, ma mi era sfuggita la mano con l'acqua, e il risultato non era stato dei migliori.

Ingredienti:
500 gr di farina, o farina per pane
1¼ cucchiaino di lievito
1¼ cucchiaino di sale
Semola o semolato.

Procedere:
In un recipiente capiente mettere farina, sale, lievito e mischiare bene, mescolando con un cucchiaio aggiungere poi tanta acqua fino a formare un impasto compatto ma nello stesso tempo appiccicoso. Lasciare lievitare per almeno 14-18 ore.

Successivamente rovesciare l'impasto su una spianatoia consparsa di abbondante farina, schiacciare con le mani l'impasto in modo da stenderlo leggermente e ripiegare i quattro lati su se stesso. Lasciare riposare 15 minuti, avvolgerlo in un panno ben consparso di semola o semolato. Lasciare riposare per altre 2 ore.

Per la cottura io utilizzo le pentole di ghisa smaltate internamente, di solito lascio per i primi 30 minuti di cottura il tappo e i successivi 30-40 minuti senza.

Le cassette della posta negli States

Avete mai visto il postino passare a casa??? Io mi sono sempre chiesta perche`il piccolo truck del USPS avesse la guida a sinistra... Ebbene soddisfatta la mia curiosita`, il postino non scende neanche, semplicemente accosta e lascia la posta nelle cassettine tutte in fila alla stessa altezza e sul bordo della strada (Vermont).

Queste invece sono le cassette della posta delle case galleggianti di Vancover, niente truck in questo caso!

giovedì 8 maggio 2008

Vancouver: I ponti sospesi "Capilano Suspension Bridge" e Stanley park

Visto che siamo in primavera e visto che anche qui le belle giornate sono sempre piu` frequenti il desiderio di stare all'aria aperta e visitare questo mondo tanto grande si fa proprio sentire.
Il mio desiderio di viaggiare pero` non va di pari passo con le mie ferie: gli americani infatti lavorano, lavorano e lavorano e si dimenticano di includere le ferie nel contratto di lavoro. Per fortuna quest'anno mi spettano ben 20 giorni di ferie. Mi considero fortunatissima, per i primi tre anni passati nella compagnia i giorni di vacanza erano solo 14!
Il legame per la famiglia, la passione per la Sardegna, fanno si che la maggior parte dei miei giorni di ferie siano sempre ipotecati per il viaggio estivo per la mitica isola... e l'America???? Come rinunciare a visitare un paese cosi grande????

Bhe, per questo ringrazio la furbizia degli americani che nel far fronte alla carenza di ferie hanno inserito nel calendario tutta una seria di festivita`, caso strano ricorrono sempre o quasi di lunedi, consentendo di rubare qualche orettina al venerdi e costruire delle mini vacanzine.

In una di queste mini vacanzine la destinazione e`stata Vancouver, in Canada.

Ora la mia intenzione era di inserire le foto piu` belle per farvi desiderare di farvi mille ore di aereo e visitare questa bellissima citta`, se non avessi limite di spazio le metterei tutte!

Il long weekend in questo caso era quello del Labor day, o meglio la festa del lavoro che non cade il primo Maggio come in Italia, ma e`sempre il primo fine settimana di Settembre. Il tempo non era male, caldo ma non troppo e ci siamo considerati fortunati, visto che da quelle parti piove parecchio abbiamo avuto delle belle giornate di sole.

La prima visita e` stata ai ponti sospesi "Capilano Suspension Bridge" come potete vedere nella foto. Volutamente evito di inserire le foto che mi dipingono con le vertigini e una certa qual voglia di arrivare dall'altra parte. Bellissimo parco, altri ventisette ponti sospesi percorrono la foresta dandoti la sensazione di essere nella Luna boscosa di Endor (per gli amanti di Star Wars) osservati dagli occhieti nascosti degli Ewok.
Seconda tappa e` stata il Stanley Park voglio inserire la mappa per farvi capire la grandezza del parco:
Ben collegato con la citta`, e` percorso solo da tre strade principali, il resto come potete vedere sono piste ciclabili, car free.
Proprio sulla punta nord del parco, vicino al Lions Bridge abbiamo mangiato del buonissimo salmone alla griglia. Armati poi di scarpette da tennis abbiamo percorso in lungo e in largo il parco.

In serata siamo andati ad ammirare il tramonto. Diversi punti della citta`offrono viste suggestive, ma uno dei piu` caratteristici e` di sicuro Sunset Beach, particolare per i tronchi d'albero posti sulla spiaggia per consentirti una comoda seduta nel goderti le ultime ore di sole. Dietro la spiaggia, pub, ristoranti e gelaterie e una lunga pista ciclabile rendono quest'area della citta` molto movimentata.